domenica 5 maggio 2013

La PCR o reazione a catena della polimerasi

Nel 1986 il biochimico statunitense Kary B. Mullis inventò un metodo di laboratorio per produrre copie multiple di un frammento di DNA. Inizialmente bisogna conoscere le sequenze nucleotidiche agli estremi del campione di DNA e da questa premessa, si può fare incominciare la reazione a catena.
  1. La miscela iniziale deve essere formata dalla sequenza che si vuole amplificare, una gran quantità dei 4 nucleotidi (dTTP, dATP, dCTP e dGTP), gli oligonucleotidi sintetici che serviranno da primer, una Taq-polimerasi (enzima che non si denatura durante i cicli riscaldamento come il batterio termofilo Thermus aquaticus, da cui prende il nome).
  2. Dopodiché inizia la separazione dei due filamenti del DNA per mezzo di calore (95°C)
  3. La temperatura è ridotta (60°C), permettendo l'appaiamento ai primer
  4. La temperatura viene nuovamente aumentata (72°C), innescando l'azione di sintesi della Taq-polimerasi
  5. Completate la sintetizzazione, si separano i filamenti di ogni sequenza neosintetizzata (95°C), facilitando l'appaiamento dei primer
  6. La Taq-polimerasi completa la sintesi, terminando così il ciclo.
PCR (Polymerase Chain Reaction)