Pauling nel 1950 dimostrò la struttura elicoidale delle proteine, avanzando l'ipotesi che il DNA avesse struttura simile.
Maurice Wilkins |
Rosalind Franklin |
Erwin Chargaff |
James Watson |
Negli anni '50 gli
studenti universitari James Watson (statunitense) e Francis Crick
(inglese), disponendo di grandi quantità di informazioni riguardanti
il DNA, iniziarono i loro studi per capire la struttura molecolare di
questo acido nucleico.
Nel 1953 i due
studenti costruirono un enorme modello del DNA, formato da una doppia
elica molto lunga e spiralizzata. Lo si può immaginare come una
scala a chiocciola con due montanti formati da un'alternanza di
zuccheri e gruppi fosfato (scheletro zucchero-fosfato), mentre ogni
piolo è formato da una purina ed una pirimidina (adenina con timina oppure guanina con citosina).
Francis Crick |
L'adenina,
legandosi con la timina forma due legami a idrogeno (A=T),
mentre la guanina ne forma tre con la citosina (G≡C).
Nei
due filamenti, ciascun gruppo fosfato è preceduto e seguito da una
molecola di zucchero, cosicché esso si lega al quinto atomo di
carbonio dello zucchero che lo precede (5'), e al terzo atomo di
carbonio dello zucchero che lo segue (3'). Perciò ogni filamento è
formato da una successione di queste unità che iniziano con carbonio
5' e finiscono con il gruppo ossidrilico -OH. I filamenti vengono
definiti antiparalleli perché la direzione da 5' a 3' è appunto
antiparallela fra i due filamenti.
Il
DNA contenuto in una cellula umana è lungo circa 2,2 m e contiene
informazioni equivalenti a 600000 pagine di un libro, ognuna delle
quali è formata da 500 parole. Perciò la variabilità fra gli
esseri viventi ha un valore astronomico.