domenica 5 maggio 2013

Anche i batteri e i virus hanno il DNA


Alfred Hersey
Nel 1952 Alfred Hersey ed i suoi compagni di laboratorio stavano studiando la genetica dei batteriofagi (o fagi), batteri che attaccano ed infettano altri batteri.

Batteriofago











Il fago possiede una proteina esterna di rivestimento ed un cuore interno di DNA. Quando deve riprodursi, si attacca al batterio per mezzo della sua coda.
Sapevano che il DNA è ricco di atomi di fosforo (P), mentre le proteine di zolfo (S). Decisero perciò di usare del fosforo radioattivo (32P) e dello zolfo radioattivo (35S) per marcare il DNA e le proteine di un batteriofago, eseguendo poi un esperimento per vedere quale componente veniva iniettate nei batteri. In due esperimenti paralleli misero i fagi marcati con i batteri che non erano stati marcati. Successivamente interruppero l'attacco dei fagi a danno dei batteri, mettendo i due campioni in un agitatore di Waring. Poi misero le due culture in una centrifuga per separare i due concorrenti, facendo depositare i batteri sul fondo e lasciando in sospensione i fagi. Analizzando il campione, osservarono che lo zolfo radioattivo era contenuto nei batteriofagi in sospensione, e non nel sedimento batterico; mentre guardando i batteri contenenti il fosforo radioattivo, si resero conto che si trovava sia in fondo nei batteri sia nei nuovi fagi. Conclusero che il DNA fagico porta con sé le istruzioni per fabbricarne un altro e che il rivestimento proteico esterno serviva solo per trasportare il materiale genetico.