Alfred Hersey |
Batteriofago |
Il fago possiede una proteina esterna di rivestimento ed un cuore interno di DNA. Quando deve riprodursi, si attacca al batterio per mezzo della sua coda.
Sapevano
che il DNA è ricco di atomi di fosforo (P), mentre le proteine di
zolfo (S). Decisero perciò di usare del fosforo radioattivo (32P)
e dello zolfo radioattivo (35S) per marcare il
DNA e le proteine di un batteriofago, eseguendo poi un esperimento
per vedere quale componente veniva iniettate nei batteri. In due
esperimenti paralleli misero i fagi marcati con i batteri che non
erano stati marcati. Successivamente interruppero l'attacco dei fagi
a danno dei batteri, mettendo i due campioni in un agitatore di
Waring. Poi misero le due culture in una centrifuga per separare i
due concorrenti, facendo depositare i batteri sul fondo e lasciando
in sospensione i fagi. Analizzando il campione, osservarono che lo
zolfo radioattivo era contenuto nei batteriofagi in sospensione, e
non nel sedimento batterico; mentre guardando i batteri contenenti il
fosforo radioattivo, si resero conto che si trovava sia in fondo nei
batteri sia nei nuovi fagi. Conclusero che il DNA fagico porta con sé
le istruzioni per fabbricarne un altro e che il rivestimento proteico
esterno serviva solo per trasportare il materiale genetico.