sabato 12 ottobre 2013

I minerali non silicati

Circa l'8% della crosta terrestre è costituita da minerali non silicati, aventi cioè un anione principale diverso dal silicio, e creando perciò nuovi ioni poliatomici peculiari di ogni gruppo:


1) I carbonati, contenenti ioni poliatomici carbonato, CO2-3, e i due principali minerali costituenti tale gruppo sono la calcite (CaCO3), e la dolomite, CaMg(CO3)2;
Dolomite

Calcite

2) Solfati, costituiti dagli ioni solfato SO2-4, ottenuti per evaporazione di solventi di soluzioni acquose. Da ricordare il gesso (CaSO·2H2O), e l'anidrite, la sua forma anidra;

Anidrite
3) Alogenuri come il salgemma (NaCl), la fluorite (CaF2) , e la silvite (KCl).

Fluorite
4) Ossidi e idrossidi, composti formati da un elemento e dall'ossigeno o molecole d'acqua, come la magnetite (Fe3O4), l'ematite (Fe2O3) e la limonite (Fe2O3·nH2O).
N.B.: da ricordare che il quarzo (SiO2) è dal punto di vista strutturale un silicato, da dal fronte chimico un ossido.
Magnetite

Ematite
5) Solfuri o composti dello zolfo come la pirite (FeS2), la calcopirite (CuFeS2), la galena (PbS), la sfalerite (ZnS) e il cinabro (HgS).
Pirite
6) Elementi nativi, ovvero quei metalli rinvenuti allo stato elementare, come l'oro (Au), l'argento (Ag) e il rame (Cu).