domenica 17 novembre 2013

Stili e forme degli apparati vulcanici

La lava basaltica è molto fluida e quando si raffredda, la lava prodotta talvolta si contrae provocandone la fratturazione lungo piani paralleli, formando delle strutture colonnari come il famoso “Selciato dei Giganti”, più conosciuto come Giant Causeway.
La lava felsica invece, essendo molto viscosa, non trabocca dal cratere, ma solidifica e costituisce la cosiddetta cupola di ristagno.
Oppure il magma solidifica già all'interno del camino magmatico ed emerge sotto forma di un tappo chiamato guglia o spina o obelisco.
Interessanti sono anche i coni di cenere, vulcani formatisi in seguito ad un'attività eruttiva esplosiva che non comporta fuoriuscita di magma ma solo piroclasti leggeri che si depositano gravitativamente sul vulcano dopo essere stati emessi nell'atmosfera dalla pressione dei gas del camino magmatico.
Con vulcani molto alti spesso il camino centrale è ostruito, pertanto il magma crea coni avventizi, ovvero condotti laterali ala struttura vulcanica, e dopo un'eruzione esplosiva, l'edificio salta in aria, formando una caldera di esplosione.
Mentre con un'intensa attività effusiva l'edificio vulcanico si sgretola e sprofonda, provocando la chiusura del camino magmatico e il soffocamento della camera magmatica che ormai è già quasi vuota; infine si formano le caldere di sprofondamento.
La caldera in generale una grande depressione occuppata da un lago o da un mare ottenuta per esplosione o collasso del vulcano.

Fonti:
-libro di testo "I materiali della Terra solida" di Alfonso Bosellini